Inaspettatamente il partito Russia Unita, stravincitore dalle elezioni del 2 dicembre, ha indicato in Dmitrij Medvedev il prossimo candidato alle elezioni presidenziali del marzo 2008, ovvero il possibile successore di Vladimir Putin. Il quale ha approvato immediatamente la proposta, annunciatagli stamani dal presidente di Russia Unita Boris Gryzlov.
Ha detto Putin: "Per quel che riguarda la candidatura di Dmitrij Anatolevich Medvedev, io lo conosco molto da vicino da 17 anni e del tutto pienamente appoggio questa candidatura".
Una candidatura singolare soprattutto per i modi e i tempi in cui è stata avanzata. Infatti l'ha espressa Russia Unita, stravincitrice delle elezioni del 2 dicembre, ma insieme ad altri tre partiti, uno solo dei quali – Russia Giusta - ha mandato alla Duma dei deputati. Gli altri due, Forza Civica e Partito agrario, hanno ottenuto non più dell'1-2% dei voti. Seconda singolare circostanza è che la designazione di Medvedev sia venuta una settimana prima che Russia Unita discutesse e formulasse nella sua conferenza nazionale, indetta appositamente, la candidatura per le presidenziali di marzo.
Il candidato alla successione
Dmitrij Medvedev non era il solo nella rosa dei possibili candidati di Russia Unita: con lui, alla pari, compariva l'ex-ministro della difesa e attualmente primo vicepremier Sergej Ivanov (coetaneo di Putin) che sovrintende ai settori degli armamenti, aviazione civile e militare, high tech e nanotecnologie. Ivanov, ex generale del KGB, è indicato come uno degli esponenti del blocco dei siloviki (alti dignitari dell'Amministrazione presidenziale, del governo e delle corporation di stato che provengono dai servizi di sicurezza e dai ministeri della difesa e degli interni). Negli ultimi tempi tra i papabili erano indicati anche il premier Viktor Zubkov (65 anni) e il nuovo primo vicepremier Naryshkin, brillante outsider quarantenne che si occupa nel governo dei rapporti commerciali con l'estero. Dmitrij Medvedev, 42 anni, viene indicato dall'attuale cremlinologia come il rappresentante dall'ala liberale (o addirittura "gasista", nel senso di Gazprom) del vertice putiniano. E' una sorta di "volto umano" del regime. Come Putin proviene da San Pietroburgo. Si è laureato nel 1987 e ha ottenuto poco dopo il dottorato nella stessa facoltà di legge dell'Università statale di Leningrado dove si è laureato Putin. Dal 1991 al 1996 ha lavorato come consulente nello strafamoso Comitato per le relazioni esterne della municipalità pietroburghese, presieduto da Putin.