CATANIA - Un imprenditore, un commerciante e un impiegato: persone insospettabili i tre arrestati in un'operazione contro la pedopornografia via Internet. Uno dei fermati è sposato ed ha figli; gli altri due sono celibi. Perquisite le loro abitazioni e gli uffici di altri 51 indagati in una trentina di città. Migliaia i soggetti identificati all'estero che scambiavano foto e filmati pornografici. Gli arresti a Roma, Vicenza e Modena: la polizia ha sorpreso i tre in flagranza davanti ai loro pc mentre sfogliavano un album fotografico di minorenni in atteggiamenti pornografici. Dal controllo dei passaporti degli indagati è emerso che alcuni di loro abitualmente si recavano in Paesi dove si pratica il cosiddetto "turismo sessuale".
Le indagini, coordinate dal Servizio centrale polizia delle comunicazioni di Roma e dall'Interpol e svolte in collaborazione con la Polizia tedesca sono iniziate dopo il rinvenimento online di alcune bacheche elettroniche frequentate da pedofili che si scambiavano informazioni su dove reperire materiale pedopornografico. In una di queste bacheche, alcuni utenti commentavano un sito tedesco in cui si poteva scaricare un filmato in cui erano ripresi gravi abusi sessuali su una bambina.
Durante la perquisizione compiuta dalla polizia postale in locali in uso agli indagati, sono stati sequestrati migliaia di filmini che riproducevano abusi sessuali su bambini di età di 5-6 anni. Per evitare di essere scoperto, uno dei pedofili nascondeva i filmati pornografici su un hard disk esterno al computer, che era solito nascondere ma che la polizia postale di Catania è riuscita ugualmente a trovare.
(13 dicembre 2007)