HA LETTO PUTIN GLI 8 PUNTI DI FORZA NUOVA?
UN ALTRO PASSO PER LA RICOSTRUZIONE NAZIONALE RUSSA.
IL LEADER RUSSO RESTRINGE FORTEMENTE LA LEGGE SULL’ ABORTO
A dimostrazione della lucida volontà di Vladimir Putin di mettere un’argine al declino nazionale e riconquistare dignità per il popolo e la nazione, dopo essersi liberato della casta parassitaria che aveva succhiato per anni il sangue dei poveri, Putin mette mano alle necessarie misure per ridare vigore al Paese.
Riportiamo, di seguito, un interessante reportage pubblicato dal quotidiano della CEI, Avvenire. Quanto scritto spiega l’odio implacabile verso Putin degli intellettuali liberal e delle oligarchie mondiali.
“La Russia corre ai ripari e prende misure restrittive sull’aborto. Va subito precisato che le ragioni non sono solamente etiche o religiose, quanto connesse con le preoccupazioni per il costante calo demografico. Il ministero della Sanità, retto in precedenza da Mikhail Zurabov e nel nuovo governo di Viktor Zubkov passato ad una donna, Tatjana Golikova, ha emanato una serie di misure per limitare il numero degli aborti. Nello stesso tempo la Duma, dal 22 ottobre, ha in agenda una nuova legge in materia presentata dal vice-speaker Sergej Baburin.
Fra le misure annunciate da Tatjana Golikova vi è l’eliminazione di molte delle indicazioni mediche (l’autorizzazione è concessa da personale sanitario) che finora consentono l’aborto entro le prime 12 settimane: sono stati cancellati ben 92 punti. Il ministero spiega che questa riduzione è giustificata dal fatto che «negli ultimi tempi sono comparsi nuovi metodi per la cura di patologie che prima potevano non consentire alle madri di portare a termine la gravidanza ». Per quanto riguarda le indicazioni “sociali” (povertà, disagio sociale ecc.), l’aborto potrà essere autorizzato solo per due motivi: la gravidanza in seguito a incesto,o a violenza carnale.
Verrà cambiato anche il carattere dei consultori, il cui compito principale sarà ora quello di dissuadere dal loro proposito le donne che manifestino il desiderio di abortire.
Lo Stato continuerà a pagare gli aborti nel quadro dell’assistenza sanitaria, ma ora alle donne sarà proposto di firmare un «consenso informato» che rimarrà nella loro cartella clinica. In questo documento vengono descritte minuziosamente tutte le conseguenze e i rischi, medici, psicologici e sociali, che possono derivare dall’aborto. Inoltre Olga Sharapova, direttrice del Dipartimento per i problemi medico-sociali della famiglia presso il ministero, ha detto che nei piani vi è anche il divieto di compiere aborti nelle cliniche private.
In ogni caso nel periodo più recente, per quanto riguarda l’aborto, la tendenza è ad un lieve ribasso. Il numero delle interruzioni artificiali di maternità negli ultimi 5 anni è diminuito del 21%. Quest’anno, ha comunicato Sharapova, per la prima volta il numero degli aborti è stato inferiore a quello delle nascite. Tuttavia, dato il notevole numero di aborti, la differenza non è grande: solo 25mila. In Russia infatti, solo dall’inizio di quest’anno sono state compiute un milione e 407 mila interruzioni di maternità. La Russia occupa uno dei primi posti nell’elenco di Paesi in cui si effettuano più aborti e il ministero spera che le nuove misure possano invertire la tendenza. Per quanto riguarda la Duma, secondo il disegno di legge presentato da Baburin, l’effettuazione di un aborto da parte di personale medico senza una documentata indicazione sanitaria, come pure ogni attività per indurre un medico a compiere un aborto, sarà punita con una multa fino a 80mila rubli (2.250 euro), una cifra non indifferente date le condizioni russe, oppure con una condanna ai «lavori correzionali ». Se l’aborto ha provocato la morte della donna, o ha causato un grave danno alla sua salute, sono previsti cinque anni di reclusione.
Le misure antiaborto, che naturalmente hanno l’appoggio anche della Chiesa Ortodossa, sono concepite soprattutto come un mezzo per contrastare il calo demografico. La popolazione russa è, infatti, in costante diminuzione. Nel 2006 il Paese ha perduto lo 0,27% dei suoi abitanti, vale a dire 380.400 persone e all’inizio di quest’ anno aveva 142 milioni e 400 mila abitanti.
Verrà cambiato il carattere dei consultori, il cui compito sarà ora quello di dissuadere dal loro proposito le donne che manifestino la volontà di interrompere la gravidanza.