Sono stati ascoltati questa mattina dal Procuratore Aggiunto, Franco Ionta, a Roma l'assessore comunale Marco Causi e l'amministartore delegato della Gerit, Enzo Leone, la societa' incaricata della riscossione dei tributi, nell'ambito dell'inchiesta sulle cosiddette "multe pazze". Causi, assessore capitolino per le politiche economiche finanziarie e di bilancio, e Leone sono stati ascoltati in Procura come "persone informate sui fatti" e, al momento, le indagini sono svolte contro ignoti. L'ipotesi di reato e' quella relativa all'articolo 388 del codice penale, ovvero mancata esecuzione dolosa di un provvedimento di un giudice. In particolare la Procura vuole far luce su alcuni esposti presentati da diversi cittadini che hanno denunciato di aver ricevuto gli avvisi relativi a multe o cartelle esattoriali nonostante i ricorsi presentati al Giudice di Pace. Altri cittadini raggiunti dagli avvisi di pagamento hanno denunciato che la Gerit per le contestazioni invitava a rivolgersi agli uffici comunali. L'inchiesta vuole verificare anche se siano stati compiuti illeciti nella gestione dei dati informatici. Parallelamente la Procura di Roma ha in corso un'altra inchiesta sempre per le "multe pazze", con l'ipotesi di reato per truffa, affidata al pm Pier Filippo Laviani, dalla quale pero' non sarebbero emersi illeciti penali.