Pace in Medio Oriente, Bush compie ultimo sforzo

WASHINGTON (Reuters) - I negoziatori palestinesi e israeliani hanno quasi raggiunto un accordo oggi in vista del nuovo tentativo da parte del presidente Usa George W. Bush di riavviare le trattative per creare uno Stato palestinese.

Non ci sono grandi aspettative per la tre giorni di colloqui a Washington e nella vicina Annapolis, nel Maryland, perché Bush, il premier israeliano Ehud Olmert ed il presidente palestinese Mahmoud Abbas devono tutti fronteggiare sfide politiche in casa propria.

Nonostante le difficoltà, funzionari israeliani e palestinesi hanno detto di essere vicini a un accordo su un documento congiunto che delineerà gli obiettivi di pace per le successive sessioni.

Uno stretto collaboratore di Abbas, Yasser Abed Rabbo, ha previsto un annuncio o oggi o domani sul documento congiunto e ha detto che "ci saranno incontri e sforzi per raggiungere (un accordo) sul documento".

Funzionari israeliani hanno detto che i negoziatori hanno limato alcune divergenze sul documento, che fisserà la linea per negoziare alcune delle questioni più spinose del conflitto, come lo status di Gerusalemme, i confini, la sicurezza e i rifugiati palestinesi.

"Ci stiamo avvicinando", ha detto un funzionario israeliano.

Il Primo Ministro israeliano Ehud Olmert ha inoltre annunciato che negoziati formali cominceranno poco dopo la conferenza, avvisando però che ci sono ostacoli significativi. "Certamente in tempi brevi dovremo negoziare ... e ci saranno più incontri tra i gruppi di entrambe le parti", ha detto Olmert ai reporter senza specificare date. "Stiamo entrando in un processo difficile, ma vogliamo andare avanti".

In uno sforzo per sostenerle i palestinesi, Siria ed Arabia Saudita hanno annunciato che parteciperanno domani al meeting di Annapolis, unendosi agli inviati di oltre 40 Paesi alla sede dell'Accademia navale americana.

Damasco invierà un viceministro invece del ministro degli Esteri, come speravano gli organizzatori americani.

Un alto funzionario israeliano ha smorzato le possibilità di colloqui diretti -- o persino di strette di mano -- tra i leader israeliani, siriani o Sauditi nel corso della conferenza.

"I leader arabi non lo vogliono fare fino a quando non avranno qualcosa di concreto da parte di Israele", ha detto il funzionario, chiedendo di restare anonimo.

Washington ha detto che il lavoro difficile inizierà dopo, quando entrambe le parti affronteranno i problemi al centro del conflitto, il diritto dei profughi palestinesi di tornare, Gerusalemme, la sicurezza ed i confini dello stato palestinese.

"Questa conferenza segnerà il sostegno internazionale all'intenzione di israeliani e palestinesi di iniziare colloqui sulla costituzione di uno stato palestinese e la realizzazione della pace tra questi due popoli", ha detto Bush accogliendo i due leader mediorientali arrivati nel corso del fine settimana.

Intanto, segno del livello di violenza che devasta la regione da decenni, un militante palestinese di Hamas è rimasto ucciso e quattro altri sono rimasti feriti oggi in un attacco missilistico israeliano nella parte settentrionale della Striscia di Gaza.

Bush incontrerà oggi separatamente Olmert e Abbas alla Casa Bianca e domani li vedrà assieme ad Annapolis.

Bush compie uno sforzo? Ma se l' unico sforzo che fa quello è per andare in bagno!!! :D :D :D