PAROLE DI VERITA SULL’ABORTO

“Colui che dal primo istante del concepimento vive nella madre è uomo; egli è titolare di una vita che non è riducibile alla vita della madre.
Egli è portatore di un’irripetibile definizione e di una perfetta unicità cromosomico-genetica.
Egli è autonomo in tutte le sue funzioni vitali.
Fin dal concepimento, il principio del suo essere e del suo vivere non è quello che mantiene nell’essere e nella vita la madre.
Egli può morire indipendentemente dal vivere della madre.
Egli può vivere indipendentemente dal morire della madre.
Egli è un nuovo e singolo vivente della specie umana, ossia una nuova, autonoma e singola persona umana.
Fin dal concepimento e lungo tutta la durata della gestazione la nuova persona umana che è sorta all’essere avrà bisogno soltanto di nutrimento per stare nella vita, per estendere progressivamente il campo della sua autonomia e della sua signoria, per esplicare fino alla nascita e fino alla morte le sue virtualità: esattamente come il bambino per diventare adolescente, l’adolescente per diventare adulto, l’adulto e l’anziano per permanere nell’attualità del loro essere.
Uomo fin dal primo giorno, sopprimerlo con l’aborto volontario e diretto è dunque, fin dal primo giorno, un reale ed indiscutibile omicidio: l’omicidio-aborto”

(Agostino Sanfratello)

In linea di principi, condivido. Ma con le dovute eccezioni!

wolfsangel ha scritto:

In linea di principi, condivido. Ma con le dovute eccezioni!

Non c' è nessuna eccezzione, secondo me... Siamo tutti uguali, siamo tutti figli di Dio... Nessuno, può essere privato del diritto alla vita, solo Dio può farlo, noi no!!!

Ti contraddici, ma dai ragione a me su altro post...hehe

wolfsangel ha scritto:

Ti contraddici, ma dai ragione a me su altro post...hehe

Io? Vai a vedere meglio, e vedi che i miei pensieri sono uguali...

Non mi sembra..se per esempio sei favorevole a curare "troppo" chi è disabile......

wolfsangel ha scritto:

Non mi sembra..se per esempio sei favorevole a curare "troppo" chi è disabile......

Io sono favorevole a curare, fino a quando è possibile, un malato... I miracoli esistono Wolf, e da Cattolici, dobbiamo dare ai malati la speranza della Fede in Nostro Signore...
Non ho capito, ancora, dove mi sono contraddetto...

Hai detto: che sia Dio a decidere. A me sembra che decidano gli intrugli ed i macchinari dei signori in camice bianco

wolfsangel ha scritto:

Hai detto: che sia Dio a decidere. A me sembra che decidano gli intrugli ed i macchinari dei signori in camice bianco

Io, ho mia madre che è medico. Se mia madre non mi prescrivesse un medicinale per quando ho la febbre, dovrei morire per una banale influenza? No...
Ora, perchè fare distinzioni tra febbre e un come vegetativo? Sono tutte e due malattie... Perchè io con la febbre mi devo curare e invece il paziente in come no? Perchè se no finanzia le aziende farmaceutiche? Bè, penso proprio che lui se ne frega delle aziende farmaceutiche e vorrebe solo vivere il più possibile...
Che ne pensi Wolf

Un conto è curare...un conto è l'accanimento terapeutico.

wolfsangel ha scritto:

Un conto è curare...un conto è l'accanimento terapeutico.

Non è "accanimento" è tenere in vita una persona , sperando magari che confidando nel Mistero della Fede, si possa ricevere una grazia...

Spiace...non sono in linea su questo modo di pensare.